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Guglielmo, discendente della famiglia longobarda degli Obertenghi da parte di padre e della casata Lacon-Gunale dei giudici di Cagliari da parte di madre, giudice di Cagliari, giudice di Arborea, marchese di Massa, marchese di Livorno, cittadino di Pisa, referente di papa Innocenzo III, è un protagonista della politica mediterranea a cavallo tra i secoli XII e XIII. A lui va riconosciuto di aver compiuto lo sforzo di progettare e condurre un'azione politica tesa ad intervenire dalla Sardegna sugli avvenimenti internazionali in corso, proprio per contrastare la loro sempre più evidente influenza sull'isola. Il suo progetto di espandere l'ambito del suo potere territoriale in Sardegna e di mantenere quello di cui è titolare in Toscana, per sé e per la sua dinastia, fallisce per la sconfitta militare subita nel 1213 presso il fiume Frigido a Massa ad opera di una coalizione di lucchesi e fuoriusciti pisani sotto la guida di Ubaldo Visconti, il podestà che, tre anni più tardi, farà invadere il giudicato cagliaritano e fonderà Castel di Castro, la moderna Cagliari, proprio di fronte alla capitale di Guglielmo, la città murata di Santa Igia.